Nero di Angela Di Bartolo

Nero, il gatto, è stato rubato. Una storia di avventura, con un po’ di umorismo, un po’ di giallo e un pizzico di fantastico che darà modo anche di scoprire l’Antica Roma.

Nero

Angela Di Bartolo

Nero, il gatto, è stato rubato.

Autrice: Angela Di Bartolo ISBN: 9788897674412
Illustratore: Gianmaria Bozzolan N.pag.: 94
Collana: Apprendisti lettori Formato: 14×21
Genere: Narrativa ragazzi Rilegatura: Brossura
Età: dagli 8 anni Lingua: Italiano

 

 10,00

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Descrizione

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Nero copertina

Nero, il gatto, è stato rubato. Nero è una specie di star: da tre anni, tutti i giorni, prende il trenino da Centocelle al centro di Roma, e dopo un po’ se ne ritorna a casa. Ma l’ultima volta non è tornato, ed è passata una settimana. Il proprietario offre una ricompensa di mille euro a chi gliene darà notizie e Matteo e Ahmed, due ragazzini di periferia, decidono di indagare.
Una storia di avventura, con un po’ di umorismo, un po’ di giallo e un pizzico di fantastico che darà modo anche di scoprire l’Antica Roma.

“I bambini sono come spugne, mostriamo loro la bellezza e loro l’ameranno. E lasciamo che siano loro, ogni tanto, a insegnarci qualcosa”.

Angela Di Bartolo

Angela Di Bartolo

Nata a Bologna dove vive tuttora. Laureata in Scienze Politiche, lavora presso il suo Comune come Assistente Sociale. Le sue passioni, oltre alla letteratura, sono il giardinaggio, la storia e l’archeologia.

Negli ultimi anni ha partecipato con successo a concorsi per racconti di genere fantastico, fra i quali il Premio Sentiero dei Draghi con Ottobre (poi pubblicato nell’antologia Il Ritorno, ed. Lulu, 2008), il Trofeo RiLL con Ponti (uscito in Cronache da Mondi Incantati, ed. Nexus, 2009), SFIDA con Relitti (in Riflessi di Mondi Incantati, ed. Giochi Uniti, 2010), Nostos (ne Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti, ed. Wild Boar, 2012) e La conquista (in Perché nulla vada perduto e altri racconti, 2013). Il racconto Proxima è stata pubblicato da Ciesse Edizioni nell’antologia Favole della Mezzanotte, 2011, a cura di Stefano Pastor.

Ha pubblicato l’antologia di racconti fastastici Per altri sentieri (Runa Editrice), il racconto illustrato per bambini Nero (Runa Editrice) e il fantasy epico La Stagione del Ritorno (Runa Editrice).

Angela Di Bartolo

Recensioni e stampa

Indice:

Recensione di Piera Testa – Il Pianeta del Libro
Recensione di Francesco Mastinu – Personaggi in cerca di editore – Writer’s dream
Recensione di Manuela Dicati – Il forziere dei libri
Articolo su Nero dell’illustratore Gianmaria Bozzolan
Recensione di Elena Romanello su Liberi di scrivere
Recensione di Luce Di Stella – La libreria di Luce
Recensione di Antonietta Mirra – L’amica dei libri
Recensioni su Amazon


Recensione di Piera Testa – Il Pianeta del Libro

Piccola premessa (le mie solite premesse, so già che le odiate!): ho sempre trovato affascinante la letteratura per ragazzi(ambito nel quale spero di lavorare, un giorno) perché, come dice il mio amatissimo Philip Pullman: “Ci sono argomenti e temi troppo vasti, troppo difficili per stare dentro un romanzo per adulti, solo le storie per ragazzi possono contenere tutto. Del resto non ci servono elenchi di cose giuste o sbagliate, di diritti e doveri, ci servono i libri, il tempo e il silenzio” e quindi, quando la gentilissima Angela mi ha proposto il suo libro ho immediatamente accettato vinta dalla curiosità. Curiosità che è stata ampiamente ripagata da una piacevolissima lettura.
“Nero” è un libro che parla dell’amicizia tra due ragazzini che si trovano a vivere una vera e propria avventura: Nero, un gattino bellissimo e amatissimo da tutti i cittadini di Torre Maura, è fuggito senza più fare ritorno; vengono appesi in giro per la città diversi manifesti con una frase che incuriosisce Matteo, uno dei nostri protagonisti: chi troverà Nero verrà ricompensato con 1000€. Matteo entusiasta e allettato dall’offerta convince il suo amico Ahmed a prendere la metropolitana per cercare questo gattino per tutta Roma. Arrivati lì si sentono perduti per qualche minuto, desiderosi di tornare a casa, al sicuro; ma l’impulsività e la curiosità di Matteo portano i due ragazzi a visitare alcuni meravigliosi luoghi di Roma. Una delle loro più entusiastiche avventure avverrà nel Colosseo: la descrizione accurata di questa vicenda, che vede come protagonista il nostro Matteo,ha fatto sì che io sentissi il suo entusiasmo iniziale, la sensazione di sentirsi perso poi, e infine il terrore e l’ansia. La sua magica avventura finirà in bene e i due ragazzini si sentiranno pronti a tornare a casa…o forse no? Matteo e Ahmed scopriranno qualcosa su Nero che li porterà a continuare la loro ricerca!

“Qui batte il cuore del tempo>> sussurrò la donna. << Questi sassi che vedi, duemila anni fa erano portici e piazze, e templi bellissimi. Qui era pieno di colori, di odori e di gente che discuteva, che vendeva, che comprava. Ci venivano tutti qua al Foro: poveri e ricchi, avvocati e senatori, schiavi e matrone, ognuno coi propri affari, coi propri pensieri, coi propri sogni.

Nonostante io abbia 22 anni ho trovato veramente molto bello questo libro e quanto mai vicino alle mie corde. Questi due ragazzini inizialmente, come molti alla loro età e purtroppo anche adulti, disprezzano (nel caso dei protagonisti solo inizialmente) il meraviglioso luogo in cui vivono, non conoscendolo, non capendo quanto invece siano fortunati ad avere la possibilità di camminare e visitare e toccare luoghi che più e più volte sono stati solcati, visitati e toccati da uomini e donne illustri! Censori, gladiatori, imperatori e non solo! Che meraviglia! Voi sapete quanto io ami la storia antica e l’archeologia e se fossi un’insegnante consiglierei questo libro a tutti i miei alunni: DOBBIAMO,adulti e bambini, apprezzare e proteggere il nostro territorio, le nostre ricchezze e le nostre bellezze!! Siamo in Italia, noi siamo L’Italia e dobbiamo proteggere tutto ciò che abbiamo perché SOLO noi lo abbiamo e se riuscissimo a capire che tutto ciò che ci circonda è pura e vera e propria RICCHEZZA non saremmo in certe situazioni disastrose. Non dobbiamo considerare “inutile” l’arte e la letteratura solo perché “non servono/non ne avrò mai un profitto economico/quelle quattro pietre vecchie?! Distruggiamole e facciamo un centro commerciale“..brrrr….i brividi. Il libro di Angela di Bartolo, a mio modesto parere, non vuole soltanto essere un mero racconto di avventura tra amici, vuole essere un elogio alle bellezze della nostra Roma, perché è nostra anche se non ci viviamo, fa parte della nostra storia, del nostro bagaglio culturale, è una parte delle nostre tradizioni. Amiamola e proteggiamola perché anticamente erano più coscienziosi di noi, sotto questo punto di vista. Ovviamente il libro è ambientato a Roma, ma questa mia sorta di preghiera nei vostri confronti non riguarda soltanto Roma ma tutto il nostro patrimonio artistico e non. Leggete questo libro e capirete quanto quella gita noiosissima al museo oggi invece si rivelerebbe interessante e ricca di spunti per crescere.
Mi sono infervorata, lo so. 
Lo stile della scrittrice non è piatto e banale, cosa che ho riscontrato tante volte anche in libri per “giovani adulti”: anzi è ricco di termini non sempre usati quotidianamente ed inoltre il libro ha diverse illustrazioni molto carine create da Gianmaria Bozzolan.  Con questo libro sono tornata bambina, ho vissuto una meravigliosa avventura accanto a due veri amici ma soprattutto,grazie alle descrizioni, sono stata a Roma. Perché far leggere questo libro al proprio figlio/figlia, cuginetta, fratellino, nipote: per far crescere uomini e donne curiosi,appassionati, avventurosi, creativi, rispettosi del nostro Bel Paese! Non facciamo crescere ragazzi e ragazze annoiati, spenti, grigi, freddi; non facciamoli avvicinare a ciò che c’è di disastroso nel mondo, ma facciamo in modo tale che crescano con la voglia di spendere i loro soldi per un libro, un fumetto, un biglietto per il museo o per il cinema e non per lo smartphone ipercostoso o per sigarette/droga. Fate leggere e leggete (!) questo libro: vi innamorerete forse di nuovo, forse per la prima volta di ciò che abbiamo sempre trattato con indifferenza e che invece, se guardata con gli occhi giusti, farebbe soltanto arricchire la nostra anima: la bellezza! Fate innamorare “i piccoli” per farli diventare Grandi e questo libro, vi assicuro, è un buon punto di partenza!


Recensione di Francesco Mastinu Personaggi in cerca di editore – Writer’s dream

Trama: Ahmed e Matteo, due adolescenti romani, scoprono che Nero, un gatto dal manto scuro con una macchia bianca sulla guancia, è scomparso e il padrone è disposto a una lauta ricompensa per chi lo ritroverà. Attirati dalla possibilità di un guadagno i due amici decidono di investigare trascorrendo nella loro città una giornata tra monumenti, leggende e misteri che cambieranno per sempre il loro approccio alla vita. Alla fine sì, troveranno Nero e la sua nuova famiglia, e faranno in modo che la felicità dei loro nuovi amici non venga compromessa in alcun modo.

L’esperienza di lettura: Un libro per ragazzi che apre i battenti di una nuova collana è sempre una scommessa, e alla fine possiamo affermare con certezza che Nero ha centrato in pieno l’obiettivo. Non solo perché per trama e contenuti si avvicina molto alle tematiche dei pre-adolescenti e ha la capacità di stimolare la fantasia dei giovani lettori, ma soprattutto perché riesce a coniugare l’elemento thriller, a tratti anche horror, col mistero e con l’esperienza di investigazione, rendendo al lettore quindi un mix di lettura ben calibrato sui diversi aspetti fondanti della storia. Ma al di là della trama, Nero insegna delle cose molto semplici a livello di valori inscindibili: mai giudicare una persona dal primo aspetto e mai e poi mai trascurare il bene che ci vogliono i nostri genitori anche quando pensiamo che ci trascurano. La storia dei due giovani amici inoltre regala delle diapositive interessanti di Roma monumentale, dei suoi misteri e soprattutto del significato che si è stratificato nella città con lo scorrer del tempo, consentendo al lettore di respirare la magia della città eterna attraverso le sue righe. Ma la città regala anche una rara e spero ordinaria storia di integrazione, rappresentata proprio dal legame tra l’italianissimo Matteo e lo straniero italiano Ahmed, insegnando anche agli adulti che a volte basta calarsi nei panni di un bambino per capire che certe differenze le si notano solo se ci vengono culturalmente imposte e che, soprattutto, anche se le riconosciamo forse le diversità non sono così ingombranti da impedire di arrivare all’altro, di capirlo ma soprattutto di essergli amico. E ancora impariamo l’amore per gli animali e quanto possa essere importante avere cura dei propri amici a quattro zampe.
Un ultima considerazione la vorrei fare sul percorso dei due amici, che alla fine della loro avventura imparano a desiderare per la prima volta il loro futuro, decidendo cosa vogliono diventare da grandi: in questa fase il lettore si approccia ai primi attimi della crescita, di quel percorso irreversibile dove il bambino sogna cosa vuole diventare, una volta trasformatosi in adulto. Colpisce proprio quella determinazione innata, che a volte purtroppo persino i genitori scordano, impedendo poi al proprio figlio di lottare per seguire le proprie aspirazioni.

Stile e forma: scritto in uno stile ben calibrato e dai connotati semplici, la storia si sviluppa in forma breve, con la terza persona, aiutando il lettore a conoscere di ogni fase tutti gli elementi in modo esaustivo. La struttura detiene un buon ritmo che non si perde mai capitolo dopo capitolo.

Giudizio finale e conclusioni: Nero è una storia da una morale positiva e con dei buoni sentimenti che aiuta di sicuro i giovani di oggi a riscoprire dei valori che, mediaticamente, vengono ormai trascurati: il potere dei sogni e la forza della verità. Matteo e Ahmed sono due protagonisti eroici ma simili a tanti altri, che possono aiutare i pre-adolescenti a riappropriarsi del gusto della lettura e a scoprire la bellezza di essere eroi con poco. Ma non si deve solo dedicarla ai piccoli: Nero infatti può rivelarsi una simpatica lettura per tutti quegli adulti che hanno desiderio di rivivere un po’ di sana giovinezza in momenti da trascorrere col sorriso sulle labbra, dalla prima all’ultima parola.


Recensione di Manuela Dicati – Il forziere dei libri

[…] Due amici, Ahmed e Matteo, vanno alla ricerca di un gatto nero smarrito per conquistarsi la ricompensa di mille euro e poter realizzare qualche piccolo desiderio. Quello che troveranno durante la loro piccola avventura però, sarà qualcosa di molto più importante di un premio in denaro. Scopriranno gli antichi fasti della Roma Imperiale, rafforzeranno la loro amicizia, faranno nuove conoscenze e scopriranno che cosa davvero ha valore nella vita e forse, ciò che desiderano per il loro futuro.
“Nero” è un racconto per ragazzi dai sette anni in su ma io credo che non farebbe male nemmeno a qualche adulto leggerlo e riflettere sulle tematiche che questa storia propone.
Amicizia, lealtà, rispetto, amore per gli animali, famiglia, comprensione e perdono, giustizia, l’importanza dello studio, amore. Si potrebbe approfondire ognuna di queste tematiche per ore ma cercherò di limitarmi.
La trama è molto semplice e lineare. Un gatto famoso nel quartiere perché ogni giorno prende da solo un trenino per scendere sempre alla stessa fermata e poi far ritorno a casa, sparisce all’improvviso. Due ragazzini vogliono ritrovarlo per prendere la ricompensa. Matteo oltre a qualche sfizio vuole vedere il padre orgoglioso di lui, Ahmed vuole aiutare economicamente la madre costretta a lavorare duramente per mantenerlo.
Da questa semplice idea, l’autrice prende il via per raccontare un viaggio alla scoperta della vita e dei suoi valori più importanti. Valori che andrebbero insegnati ai figli ma che anche gli adulti non dovrebbero mai dimenticare mentre corrono affannati nel loro tram tram quotidiano. Anzi, forse questo racconto racchiude un messaggio più per questi adulti indaffarati ai quali sono i figli stessi ad insegnare qualcosa: non basta amare si deve anche dimostrare ed esternare questo amore, non tanto a parole quanto con i gesti di ogni giorno.

I personaggi sono tutti molto ben presentati. Non solo i due protagonisti, ma anche i genitori dei ragazzi, l’anziana gattara, il solitario e burbero Nicola, il simpatico Ispettore di polizia La Renna, Claudio, il ragazzino non vedente, persino il gatto Nero e il suo padrone. Ognuno di loro viene sapientemente tratteggiato e svolge un importante ruolo nell’insegnare qualcosa a Matteo e Amhed.
Avevo già letto la precedente opera di Angela Di Bartolo e ne avevo apprezzato particolarmente la padronanza linguistica, lo stile pulito e fresco, la capacità di emozionare e far riflettere, la creatività. Qui il suo linguaggio è leggermente diverso. Il target del libro è giovanissimo e quindi i termini sono più semplici, le frasi brevi e lineari, ma nonostante questo il talento di Angela è ben evidente. Il racconto, arricchito da simpatiche illustrazioni, scorre via velocemente, in un buon italiano, va dritto al punto e al cuore del lettore.

In conclusione davvero un ottimo libro: ben scritto, originale, educativo, che consiglio a giovani e meno giovani. Una bella favola che commuove e lascia dentro un senso di serenità, magari da leggere insieme ai propri figli come momento di unione familiare.


Nero, Angela Di Bartolo, a cura di Elena Romanello

nero

La letteratura per ragazzi è uno dei settori più stimolanti e interessanti, con alcune sorprese e non solo mode da seguire e nuovi nomi che si affacciano con proposte. Come la Runa editrice di Villafranca Padovana, che inaugura la collana in tema Apprendisti lettori con Nero di Angela di Bartolo, illustrato da Gianmaria Bozzolan.
Nero è un gatto del colore del suo nome, ed è una specie di star nella Città eterna, visto che ogni giorno, da tre anni, prende il trenino da Centocelle al centro di Roma e dopo un po’ torna a casa. Un giorno Nero sparisce e il suo proprietario offre una ricompensa di mille euro a chi glielo riporta, suscitando l’interesse di due compagni di scuola, due ragazzini di borgata, Matteo e Ahmed che si mettono alla sua ricerca, attirati da quello che potrebbero fare con quei soldi.
I due, che all’inizio non si sopportano granché, cominciano un’avventura tra le strade di Roma, sulle tracce del gatto ma anche del passato della città, tra rovine e incontri a sorpresa, scoprendo la verità dietro al ruolo di Nero e del suo padrone di casa, e imparando a conoscersi e ad essere amici, superando la diffidenza reciproca.
Si dice che almeno le storie per i più piccoli devono essere educative, ma questo non vuol dire che devono essere retoriche e ridondanti. Angela di Bartolo, appassionata di archeologia, erudisce innanzitutto i più giovani e non solo loro sulla storia e le bellezze di Roma, ma tra le righe racconta anche di integrazione e di lotta al razzismo, facendo vedere come due giovanissimi, nati in Paesi diversi, possono alla fine scoprire di avere molte più cose in comune. Un tema quanto mai attuale oggi, e i pregiudizi vengono superati essendo coinvolti in un progetto insieme, che porterà nuovi sogni e aspirazioni a questi due amici per caso e forse per sempre.
Nero è una storia per ragazzi con echi delle vecchie storie per ragazzi, quelle che ricordano bene chi era ragazzino negli anni Settanta e Ottanta, con avventure in giro per la città e non chiusi davanti al pc, ed è per questo che può piacere anche a chi non è più piccolissimo e può essere una storia che unisce più generazioni, i bambini di ieri che giravano per le città e quelli di oggi che sono soli davanti ad uno schermo.
Il gatto Nero è il grande protagonista, il personaggio che crea tutti questi cambiamenti, e che simboleggia l’amore per gli animali disinteressato e che alla fine risulta vincente, e questo senza anticipare i colpi di scena finali della storia e la fine di quest’avventura.
Nero è un libro interessante e nuovo, una favola che a tratti profuma d’antico ma parla dell’oggi, una storia per gattofili e per chi cerca la sua strada o ricorda quando la cercava, una manciata di pagine che si leggono con piacere. Un buon inizio per la collana Apprendisti lettori, che vuole creare nuovi amanti della carta stampata.


Narrativa per ragazzi: recensione del libro “Nero” di Angela Di Bartolo

“Nero” è un racconto per ragazzi che narra una storia di avventura, di mistero e di indagine investigativa, tutti elementi che contribuiscono a farne a tutti gli effetti un thriller molto coinvolgente.

La storia narra di due ragazzini, l’italianissimo Matteo e lo straniero italiano Ahmed che, dopo aver visto un annuncio in cui si offre una ricompensa per il ritrovamento di un gatto, s’immergono in un’avventurosa ricerca di un gatto nero che ha una particolare macchia bianca sotto un orecchio: il suo nome è Nero.

Il gatto Nero, che tutte le mattine prende il trenino da Centocelle fino al centro di Roma, da una settimana è scomparso misteriosamente nel nulla e i due ragazzi intraprendono la sua ricerca, imbattendosi in una serie di eventi molto curiosi.
L’avventura si svolge nell’affascinante ambientazione dei reperti storici dell’ antica Roma.

Il Foro Romano, il Circo Massimo, il Colosseo rappresentano un mondo nuovo ed affascinante per i due ragazzini che provengono dalla periferia romana e diventano lo sfondo della narrazione, offrendo al lettore un “percorso virtuale” fra le meravigliose rovine dell’antica Roma.

Diversi sono i temi che si possono trarre come spunto di riflessione da questa storia avventurosa: l’amicizia spontanea e sincera senza pregiudizi, l’amore per gli animali, il rapporto genitori-figli.

Su quest’ultimo punto in particolare, le riflessioni che suscita il racconto sono numerose: da un lato offrendo la possibilità agli adolescenti di riflettere sulle difficoltà che spesso implica l’essere genitori e dall’altro suscitando negli adulti una riflessione su chi siano veramente i loro figli adolescenti, su quali valori siano stati in grado di trasmettere durante il percorso educativo e sulla necessità di riporre fiducia nei propri figli al fine di responsabilizzarli.

“Nero” è una piacevole e coinvolgente lettura, ricca di bellissime illustrazioni, ideale per i giovani lettori, ma non solo: è una lettura molto interessante anche per gli adulti.

“I bambini sono come spugne, mostriamo loro la bellezza e loro l’ameranno. E lasciamo che siano loro, ogni tanto, a insegnarci qualcosa” [Angela Di Bartolo]

Luce 


Nero di Angela Di Bartolo Recensione di Antonietta Mirra – L’amica dei libri

Buon mercoledì cari lettori! Il post di oggi è dedicato alla recensione di un libro per ragazzi, intitolato Nero, scritto da Angela Di Bartolo, autrice che apprezzo molto! Una storia ricca di significati, ambientata nella bellissima Roma. Grazie a Runa Editrice per la fiducia.

Date una lettura se vi va!

TRAMA

Nero, il gatto, è stato rubato. Nero è una specie di star: da tre anni, tutti i giorni, prende il trenino da Centocelle al centro di Roma, e dopo un po’ se ne ritorna a casa. Ma l’ultima volta non è tornato, ed è passata una settimana. Il proprietario offre una ricompensa di mille euro a chi gliene darà notizie e Matteo e Ahmed, due ragazzini di periferia, decidono di indagare. Una storia di avventura, con un po’ di umorismo, un po’ di giallo e un pizzico di fantastico che darà modo anche di scoprire l’Antica Roma.

Angela Di Bartolo è nata a Bologna dove vive tuttora. Laureata in Scienze Politiche, lavora presso il suo Comune come Assistente Sociale. Le sue passioni, oltre alla letteratura, sono il giardinaggio, la storia e l’archeologia. Negli ultimi anni ha partecipato con successo a concorsi per racconti di genere fantastico, fra i quali il Premio Sentiero dei Draghi con Ottobre (poi pubblicato nell’antologia Il Ritorno, ed. Lulu, 2008), il Trofeo RiLL con Ponti (uscito in Cronache da Mondi Incantati, ed. Nexus, 2009), SFIDA con Relitti (in Riflessi di Mondi Incantati, ed. Giochi Uniti, 2010), Nostos (ne Il Carnevale dell’Uomo Cervo e altri racconti, ed. Wild Boar, 2012) e La conquista (in Perchè nulla vada perduto e altri racconti, 2013). Il racconto Proxima è stata pubblicato da Ciesse Edizioni nell’antologia Favole della Mezzanotte, 2011, a cura di Stefano Pastor. Nel 2014 ha pubblicato l’antologia di racconti fastastici Per altri sentieri (Runa Editrice) e il racconto illustrato per bambini Nero (Runa Editrice).  Nel 2015 il fantasy epico La Stagione del Ritorno (Runa editrice).

“Vi auguro di trovare quello che cercate, ragazzi. Qualunque cosa sia.”

Eccomi di nuovo a parlarvi di Angela Di Bartolo, di cui credo di aver letto proprio tutto, concludendo il viaggio nei suoi mondi narrativi, recensendo anche Nero, il piccolo libro per bambini nel quale ancora una volta è possibile cogliere la gentilezza, la profondità e la delicatezza dell’autrice sia nella scelta della trama sia nel suo stile di scrittura.

Nero è un gatto nero, appunto. Per chi mi conosce sa quanto io ami i gatti, e allora ci mancava anche il gatto, come se già non apprezzassi abbastanza la scrittura di Angela!

Non fatemi divagare e concentriamoci sulla storia che vede come protagonisti due bambini che frequentano la prima media: Matteo e Ahmed, il secondo è di colore e già dalla prime pagine, è possibile cogliere il primo messaggio che l’autrice ha inserito nel suo testo.

L’evento scatenante l’avventura che vivranno i due protagonisti è la scomparsa di Nero, un gatto molto speciale.

Tutte le mattine fa il pendolare, prendendo il treno, giungendo alla stazione e poi tornando indietro. Ah, dimenticavo! La città in cui è ambientato il racconto è Roma e questo elemento non è assolutamente un dettaglio ma in esso si nasconde un altro fondamentale messaggio del testo. Il proprietario del micio decide di affiggere un volantino per la città dove promette una lauta ricompensa di mille euro per colui che gli riporta il gatto disperso.

Matteo e Ahmed decidono di mettersi alla sua ricerca per guadagnarsi quei soldi e poi poterli spendere come meglio credono. Ma non è solo questo, soprattutto per Matteo c’è qualcosa di più in ballo.  Vorrebbe portare quei soldi a casa e dimostrare al padre che anche lui è in grado di guadagnarsi da vivere.

L’avventura inizia e i due bambini entreranno in contatto con realtà molto differenti dalla loro. Barboni, giovani poco raccomandabili, anziani, ma soprattutto lei, la meravigliosa Roma, che si mostrerà ai loro occhi come non l’hanno mai vista. I due giovani conoscono la sua storia passata solo attraverso i libri ma grazie a questo piccolo viaggio che li porta lontano da casa, soli e accompagnati esclusivamente dal loro coraggio e dalla intraprendente volontà che li caratterizza, scopriranno luoghi intensi e pieni di fascino, nei quali si conserva ancora intatta tutta la magia dell’antichità e della leggenda.

Incontri particolari ravvivano la loro percezione dei tempi e dei luoghi. La gattara dei Fori che si occupa dei gatti che gli mostra l’amore per gli animali, il rispetto, il senso di cura e di protezione. Il gruppo di ciechi che visitano le mura antiche, che pur non vedendo con gli occhi, sentono con il cuore e vedono più di chiunque altro. E questa lezione di apprendimento e di meraviglia, questa conquista della bellezza e dell’arte, avviene nell’animo dei bambini in modo naturale e spontaneo. Si troveranno arricchiti a livello interiore, il loro sguardo avrà superato la superficie delle cose per raggiungere una consapevolezza più matura e lusinghiera. Ciò nonostante vivranno anche la paura, soprattutto Matteo, quando complice un po’ di immaginazione, gli sembrerà di sentire e di avvertire gli echi dei fantasmi nel Colosseo.

Lo stile dell’autrice è scorrevole, il libro è di 90 pagine, tutte concentrate e piene di illustrazioni come si conviene per un testo dedicato ai bambini. La storia si legge con piacere, si viene dolcemente coinvolti nelle peripezie dei fanciulli, in modo mai violento ma sempre rispettoso e concreto.

Gli indizi sparsi per tutta la storia sono tanti: dal tema del razzismo, a quello dei rapporti con i genitori, l’importanza della famiglia, il rispetto per gli animali e per tutti gli esseri viventi, i pericoli come la droga e le cattive compagnie, l’amore per gli anziani di cui non dovremmo mai perdere gli insegnamenti fondamentali. E non ultimo la percezione dei sensi di fronte alla Storia e alla grandezza di una città.

Angela di Bartolo anche questa volta ci mette lo zampino, rendendo la sua scrittura piacevole, a tratti incantevole come lei sa fare, soprattutto quando parla di Roma ma riservando anche un minimo di azione e di sconvolgimento per il finale che costituisce una piccola sorpresa. Confermo il mio apprezzamento per questa autrice e per il suo gatto. Nero for ever!


Un piccolo assaggio? Leggi l’anteprima qui sotto…

Buona lettura!

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Nero copertina aperta
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Tipo libro

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